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L'IS Strozzi di Palidano si incontra e confronta con il dott. Francesco Dugoni

 

Il Dirigente Scolastico dell'I.S. Strozzi:. dott. Giordano Pachera, ha accettato immediatamente la proposta dei Rappresentanti di Istituto Maicol Caffarra, Francesca Roveri e Nicola Bertazzoli relativa ad un'assemblea sulla sostenibilità ambientale, tema così vicino al loro indirizzo di studi e così attuale.

Venerdì 7 dicembre, con grande capacità comunicativa e catturando l'attenzione delle classi terze, quarte e quinte dell'Istituto, il dott. Francesco Dugoni, Direttore di A.G.I.R.E., Agenzia per la Gestione Intelligente delle Risorse Energetiche, ha presentato dati, abitudini e proposte migliorative per l'ambiente e i suoi abitanti. Il relatore ha affrontato il problema della sostenibilità con un breve excursus storico a partire dalla Conferenza di Rio de Janeiro del 1992, nella quale 178 paesi si sono confrontati sulla necessità di soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano ci i propri. E' proprio questo il concetto di sostenibilità. Il problema sta nel trovare un compromesso sostenibile tra questi due punti di vista, garantendo ad entrambi un adeguato standard di vita.

 

 

 

Ciò è possibile solo mantenendo in equilibrio le tre componenti della sostenibilità, le tre E: Ecologia, Economia ed Equità. Gli interessi economici, che sono quelli di ottenere il massimo col minimo sforzo, devono saper dialogare con l'ambiente e le sue risorse per garantire un benessere sociale diffusamente equo. Al momento queste tre componenti sono chiaramente in antitesi. Il riferimento è a quella sorta di colonialismo energetico che fa dell'Africa il paese più ricco e più sfruttato dal resto del mondo. Considerato che ogni africano vive mediamente con 1 $ al giorno, è evidente che le tre E non sono assolutamente in equilibrio. Probabilmente si annida nel nostro sistema di valori un errore di fondo. La nostra società si basa sul PIL, il Prodotto Interno Lordo dato dalla somma delle spese dei consumatori, degli investimenti dello Stato e delle industrie e della differenza tra esportazioni ed importazioni. L'interrogativo è se questa formula è l'unica possibile. Essa esclude a priori le azioni di volontariato, non distingue tra attività che danno benessere o lo diminuiscono, considera positive tutte le transazioni, anche un evento sismico, in quanto implica ricostruzione, cioè vantaggio economico. Il 18 Marzo 1968, Robert Kennedy pronunciò presso l'Università del Kansas il famoso discorso nel quale rilevava l'inadeguatezza del PIL come indicatore di benessere. Si potrebbe, allora, partire da un approccio diverso, quello del FIL, cioè Felicità Interna Lorda. Lo stato del Bhutan in Asia l'ha già adottato. Traendo ispirazione dalla filosofia buddhista, ha messo al centro la persona piuttosto che la crescita economica. Sembra che là non ci sia criminalità e che il 90% della popolazione abbia accesso gratuito all'istruzione e alla sanità.

Il dott. Dugoni, anche incalzato dalle numerose domande degli studenti, ha passato in rassegna gli aspetti che agiscono negativamente sull'ambiente, quali l'effetto serra, l'inquinamento luminoso, lo spreco energetico nelle nostre case (gli apparecchi lasciati in stand-by ci costano 7 miliardi di Vanno), le emissioni di CO2, i materiali non riciclati, ecc. Hanno colpito i dati sullo spreco di bottiglie d'acqua, riciclate solo per il 30%. Nel 2011 sono stati consumati 6 miliardi di bottiglie d'acqua, prodotte con 540 milioni di litri di petrolio, trasportate da 480.000 tir, che comporrebbero una fila di 6.500km. Dati su cui dovremmo davvero riflettere..... Ma qualche buona pratica è già in atto, a partire dal Protocollo di Kyoto o dal pacchetto Clima energia proposto dalla Commissione Europea (per il 2020 maggior efficienza energetica e sfruttamento delle energie rinnovabili con minore emissione di anidride carbonica), al concetto di negawatt introdotto da Amory Lovins basato sui watt di energia non consumati.

Purtroppo, l'Italia è molto in ritardo rispetto al resto d'Europa, ma sta guadagnando importanti posizioni con lo sfruttamento delle nuove energie rinnovabili e per questo inesauribili, come ad esempio, il biogas, il fotovoltaico, l'energia idrica e quella eolica. E' necessario che le cosiddette energie orizzontali o locali prendano sempre più piede. Nel mantovano, ad esempio, si produrrà energia sfruttando le aziende zootecniche di cui è ricca la zona. Il principio che ci deve guidare è Pensare globalmente, agire localmente.

 

Prof.ssa Anna Rita Cova

 

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