L’ordinanza di Formigoni finanzia i cantieri di messa in sicurezza rimasti scoperti Via libera alla messa in sicurezza di palazzi e torri. A Gonzaga il record degli aiuti.
MANTOVA. C’è Quistello, che finalmente può mettere in sicurezza il campanile della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo. E Pegognaga, che attendeva con ansia l’ok per iniziare i lavori al teatro Anselmi e alla torre del centro culturale Bottardi. E ancora (come raccontato ieri sulla Gazzetta) Torriana di Serravalle, dove finalmente, con il rafforzamento delle chiesetta, si potrà presto riportare l’Ostigliese al suo percorso originale (eliminando il senso unico alternato) e ridare casa all’osteria e a due famiglie.
Ci sono tutti questi sogni di ritorno alla normalità nell’ordinanza del commissario Formigoni che ha sbloccato ben 58 opere provvisionali per il postsisma. Progetti che erano rimasti sospesi a metà luglio quandol’esaurimento dei primi fondi per l’emergenza aveva lasciato senza copertura molti interventi essenziali per la sicurezza. A fare la differenza tra un’opera finanziata e una senza ok alla spesa era stata solo una questione di velocità. E non senza creare proteste e grandi disagi. Adesso invece quanto pubblicato sul Burl, il Bollettino della Regione, nel numero del 5 ottobre contiene più di un motivo di ottimismo per il Mantovano.
Non è stata pubblicata solo l’ordinanza n.5 che sblocca le 58 opere provvisionali rimaste ferme da luglio, ma anche altri due atti: l’assegnazione di cinque milioni per il pagamento dei contributi per l’autonoma sistemazione (una sovvenzione mensile agli sfollati per pagarsi l’affitto o altra sistemazione provvisoria) e un’altra ordinanza, la n.6, che apre i cordoni della borsa per altri quattro milioni destinati a pagare nuovi progetti di opere provvisionali presentati dai Comuni. Andiamo con ordine.
Via ai lavori. In questi giorni nella Bassa colpita dal sisma stanno prendendo il via molti cantieri. Tutto merito del via libera con cui la Corte dei Conti ha sbloccato una partita rimasta sospesa da luglio. Finiti i fondi dell’emergenza, tutte le opere provvisionali non ancora finanziate erano rimaste congelate. Ma nonostante questo blocco, il Cct e la Dicomac ha continuato per tutto luglio a lavorare sulle richieste di finanziamento presentate dai Comuni. Ecco perché, ora che è iniziata la fase di ricostruzione e la protezione civile ha lasciato il cambio alla struttura commissariale guidata da Formigoni che ha pieni poteri di spendere i fondi del decreto sisma, la Regione si è trovata una lista di 58 opere già avallate e pronte a partire. E dopo che la magistratura contabile ha dato l’ok alla spesa, a Formigoni non è rimasto che dare l’assenso alla copertura dei progetti sospesi autorizzando i Comuni a spese per quattro milioni (poi verranno rimborsati con i fondi del decreto sisma). Qualche esempio di intervento sbloccato? Oltre a quelli già citati, ci sono anche la messa in sicurezza del Santuario della Comuna e del municipio di Ostiglia, la demolizione o l’intervento su una decina di edifici pericolanti a Quingentole, la messa in sicurezza della chiesa di Brazzuolo a Schivenoglia (che permetterrà di fare tornare alla normalità la circolazione sulla provinciale che passa per il paese), la stabilizzazione della Torretta di Palazzo Cavriani a Felonica, gli interventi a Villa Strozzi e Corte Matilda di Gonzaga e 14 opere provvisionali per Moglia tra lavori di consolidamento di palazzi e opere idrauliche. Fanno parte dei beneficiari anche Comuni toccati marginalmente dal sisma come Marcaria(165mila euro per il campanile di San Benedetto Abate e la chiesa di San Giovanni) e Bagnolo San Vito (133mila euro per la chiesa di Campione e la torre matildica). Via libera anche al Comune di Mantova per i lavori a Palazzo della Ragione e alla chiesa di Santa Apollonia. In testa ai Comuni che ricevono più fondi (vedi tabella accanto) ci sono Gonzaga (718mila euro), Moglia (590mila), Pegognaga (549mila) e San Giacomo delle Segnate (517mila).
Altri quattro milioni. Ma appunto, oltre a recuperare le opere lasciate a luglio per strada, la Regione ha già messo a disposizione altri quattro milioni come copertura per nuove opere provvisionali (che, da ordinanza, sono i lavori «la cui mancata attuazione potrebbe compromettere la pubblica incolumità ovvero pregiudicare le operazioni di soccorso della popolazione»). In questi giorni lo sede della Regione a Mantova (lo Ster di Pradella) sta ricevendo nuove richieste di finanziamento: da Moglia, Sermide, Pomponesco. Il termine ultimo di presentazione è il 5 novembre. Questi progetti, però, prima di essere finanziati dovranno essere approvati in istruttoria dalla struttura commissariale della Regione (che fa ora le veci di valutazione tecnica di Cct e Dicomac).
Aiuto per l’affitto. L’ordinanza numero 4 ha invece stanziato cinque milioni per i contributi per l’autonoma sistamaziona. Vale a dire l’assegno di almeno cento euro a persona dato a coloro che hanno la casa inagibile. Rivolgendosi alle tesorerie dei Comuni con le relarive documentazioni, i cittadini colpiti da ordinanza di inagibilità possono in questi giorni iniziare a prendere gli arretrati di giugno e luglio.
di Francesco Abiuso